ESENZIONI E TICKET

La legge italiana tutela la salute di alcune categorie di cittadini esentandole dal pagamento del ticket, strumento introdotto nel 1982 per far partecipare i cittadini alle spese sostenute dallo Stato per la Sanità.

 

Esenzioni e ticket
Esenzioni e ticket

Il ticket va pagato nel caso in cui la prestazione sanitaria preveda visite specialistiche, esami di diagnostica, codici bianchi al pronto soccorso (casi non gravi), cure termali. Se ne è esenti se si appartiene ad una delle seguenti categorie:

 

  • Cittadini di età inferiore ai sei anni e superiore ai sessantacinque, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito inferiore a 36.151,98 euro.
  • Cittadini disoccupati appartenenti ad un nucleo familiare il cui reddito complessivo ammonti a meno di 8263,31 euro, Nel caso in cui vi sia anche un coniuge, la soglia sale a 11.362,05, con l’aggiunta di 516,46 euro per ogni eventuale figlio a carico.
  • Cittadini titolari di pensioni sociali e familiari a carico. Cittadini titolari di pensioni minime, il cui nucleo familiare non superi gli 8263,31 (11.362,05 in caso di presenza di un coniuge, con la soglia che sale di 516,46 euro per ogni figlio a carico).
  • Sono previste esenzioni anche nel caso in cui il cittadino sia affetto da particolari patologie (croniche o rare), nel caso in cui gli sia stata riconosciuta una forma di invalidità, nel caso di donne incinte, persone a cui siano stati diagnosticati precocemente tumori, o che debbano accertare di essere o meno contagiati dall’HIV. Riguardo le malattie croniche e rare, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sui nuovi Lea del 12 gennaio 2017 sostituisce il precedente, ed introduce nuove patologie tra quelle che autorizzano all’esenzione dal ticket.
  • I titolari di pensioni di invalidità esentati dal ticket sono gli invalidi civili, di guerra, per lavoro, per servizio, che la legge riconosce necessitati a particolari controlli.
  • Il DPCM 12 gennaio 2017 ha introdotto alcune novità anche per le donne in stato di gravidanza, con nuove prestazioni sanitarie gratuite in considerazione della settimana di gravidanza.

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